FREETONE IS BETTER THAN PANTONE
Perché prendere posizione nel dibattito creativo è importante.
In quanto Graphic designer, facciamo sì lavori funzionali e utili ma più profondamente, operiamo nell campo dell’arte per il capitalismo. Può sembrare brutto, talvolta può anche essere brutto ma se si riesce a trovare il giusto bilanciamento, si può davvero trovare il modo di usare il sistema per fare rivoluzione, per affermare ciò che è giusto a discapito di ciò che è conveniente.
Seguiamo Stuart Semple da anni e compriamo spesso i meravigliosi prodotti di Culture Hustle e lo facciamo non perché sono convenienti quanto perché sono dannatamente giusti, così come è giusta la risposta che Semple ha dato sulla diatriba Pantone-Adobe, lotta in cui a rimetterci sono soltanto i creativi.
La risposta di Semple è FREETONE una galleria gratuita di liberazione dei colori Pantone di libera accessibilità. È una gioia per gli occhi ed è un sollievo per i lavori che devono essere riconvertiti e perfino per i nostri ideali intorpiditi dall’assuefazione al sistema che crediamo essere immutabile.
Adobe ha imposto uno standard apparentemente incontrastabile, un successo aziendale senza pari, il cui costo è la libertà di espressione di ogni cliente, creativo o agenzia. È triste DOVER usare uno strumento le cui politiche non possono sposare in alcun modo la poetica del nostro lavoro.
Qualche mese fa vi avremmo detto di prendere confidenza con nuove realtà come Figma ma oggi, questa frase ha un retrogusto piuttosto gusto amaro.
Vogliamo vivere in un mondo in cui, prima di prendere ogni decisione, ci chiediamo se sia giusto ( e non intendiamo giusto secondo i parametri di profitto aziendale) o se conviene ( secondo i parametri succitati) e in cui la decisione è saggia e non sottomessa al sistema.
Se pensate che essere un grafico sia distante dal fare politica, amicə carə, cercate di ricordarvi cosa vi ha innamoratə di questo lavoro, cosa vi ha acceso l’entusiasmo negl’occhi e quanto fosse giusto e bello rispetto a tutto questo.
Tutti noi abbiamo bisogno di guadagnare per vivere, è chiaro, ma come ci insegnano i diamanti, il coltan, gli abiti di Shein, non tutti i soldi hanno lo stesso prezzo, e alcuni ci costano un pezzo di anima.
ENG
As graphic designers, we do functional and useful work, but more deeply, we work in the field of art for capitalism.
It may look bad, it may even be ugly at times, but if you can find the right balance, you can really find a way to use even the system rules to make a revolution, to affirm what is right at the expense of what is convenient.
We’ve been following Stuart Semple for years and we often buy Culture Hustle‘s wonderful products, and we do so not because they’re convenient but because they’re damn right, just as Semple’s response to the Pantone-Adobe diatribe is right, a fight in which only creative people pay the price.
Semple’s answer is FREETONE, a freely accessible Pantone colour release gallery. It is a feast for the eyes and a relief for jobs that need to be repurposed and even for our ideals numbed by addiction to the system we believe to be immutable.
Adobe has imposed a seemingly unchallengeable standard, an unparalleled corporate success, the cost of which is the freedom of expression of every client, designer or agency.
It is sad to HAVE to use a tool whose policies cannot in any way marry the poetics of our work.
A few months ago we would have told you to get familiar with new realities like Figma, but today this sentence has a bitter taste.
We want to live in a world in which, before making any decision, we ask ourselves whether it is right (and we don’t mean right according to the parameters of corporate profit) or whether it is worthwhile (according to the parameters mentioned above) and in which the decision is wise and not subservient to the system.
If you think that being a graphic designer is distant from politics, dear friends, try to remember what it was that made you fall in love with this job, what ignited the enthusiasm in your eyes, and how fair and beautiful it all was.
We all need to earn a living, it is clear, but as diamonds, coltan, Shein’s clothes teach us, not all money has the same price, and some costs us a piece of our soul.